Confagricoltura, innovazione tecnologica in agricoltura, agricoltura Piana del Sele Salerno

L'innovazione tecnologica agricola in Piana del Sele - AgriCultura 3.0 - 28 ott 2017

Nel tempo la "Piana del Sele" si è imposta in Italia come una delle aree più moderne del Paese per l"utilizzo in agricoltura delle tecnologie avanzate e per lo sviluppo di applicazioni evolute per la gestione delle coltivazioni. Il fenomeno - di per sé - non è stupefacente (sarebbe stato stupefacente il contrario!).

La nostra Piana si è sempre distinta, nel panorama produttivo storico nazionale come terra all"avanguardia nelle produzioni, fin da quando, con sforzi tecnologici notevoli e futuristici per l"epoca in cui vennero attuati, se ne esaltarono caratteristiche e morfologia traendola da quello che fino a poco tempo prima era stato per millenni un immenso acquitrino. La lungimiranza della classe politica di inizio secolo, la necessità di individuare e scoprire terreni coltivabili diede inizio alle bonifiche della piana e dell"agro-pontino.

I terreni coltivabili ricavati, fin da allora, hanno rappresentato quanto di più fecondo la terra potesse riprodurre in termini di abbondanza produttiva. Nella Piana del Sele, poi la vicinanza al mare, la cornice di rilievi montuosi di perimetro, l"abbondanza d"acqua, ha fatto si che vi si sviluppasse il microclima ideale che la caratterizza per la presenza e lo sviluppo di coltivazioni di pregio frutticole ed orticole.

Fin dagli albori della coltivazione, nella nostra Piana si è sempre sviluppata un"agricoltura moderna.

E" vivo nei miei ricordi di imprenditore che i mezzi tecnologici più avanzati li ho visti qui. Nelle nostre terre erano già utilizzati strumenti all"avanguardia per l"epoca.

Insomma le discrete estensioni aziendali, la loro alta redditività, il bisogno di alleggerire il gravoso lavoro agricolo ha permesso, inizialmente, uno sviluppo tecnico dell"agricoltura salernitana, certamente di punta per quei tempi e parliamo di un arco temporale che dal dopoguerra arriva fino agli anni settanta. Fino a quando, cioè, le nostre aziende hanno prodotto per fornire produzione agricola ad un"Italia che importava pochissimo e che consumava ciò che produceva. I tempi poi si sono evoluti, è cambiata la concezione di mercato, anche le coltivazioni agricole hanno cominciato a cercare e trovare nuovi mercati al di fuori dell"Italia. La necessità di tecnologie avanzate è andata, quindi, di pari passo con la necessità di soddisfare principi totalmente differenti rispetto a quelli dei decenni precedenti.

Mercati globali, richieste crescenti di prodotto, maggiore varietà e alta qualità, impatto ambientale minimo, protezione della produzione sono state le "variabili- con cui le aziende moderne hanno dovuto fare i conti dagli anni ottanta in poi.

Da questo periodo in poi è stato un evolversi continuo della ricerca agronomica e tecnologica. Grande protagonista al fianco delle aziende è stata la ricerca scientifica universitaria. Le facoltà di agraria di Portici e la recente nuova nata facoltà di agraria di Fisciano sono partner fissi in questo progresso. Insieme, le aziende ed i dipartimenti svolgono continue azioni di studio e ricerca che portano le nostre aziende a livelli di progresso scientifico inimmaginabili fino a pochissimi anni fa.

Tutto ciò ha contribuito in maniera decisiva alla crescita economica del nostro territorio.

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