Offerta Scultura di Riciclo Vavuso - Occasione Installazioni con Materiali Riciclati Vavuso Salerno

Per favore, non chiamiamoli più rifiuti! La scultura di Vavuso tra riciclo ed economia circolare

Non solo carta, libri e giornali, la scultura di riciclo di Vincenzo Vavuso Pittore e Scultore residente in Campania, e' protagonista della cultura del recupero e dell'economia circolare. Alcune delle sue installazioni con materiali riciclati figurano in importanti collezioni, sia private che pubbliche; ha esposto anche a Londra, Tokyo, Dubai...

"Il materiale scartato può non servire più per un determinato scopo, ma rimane materia. E la materia è materiale vivo in sé, ma può anche essere reso vivo, o redivivo, da noi. Basta che ne disveliamo l’Utilità o la Bellezza, per come è oppure per come lo facciamo diventare.

Su questa linea, sono nate nel secolo scorso le istallazioni concettuali, che utilizzano ogni tipo di materia e di oggetti per aprire un discorso estetico e diffondere un pensiero o un messaggio.

Su questa linea si è collocato, nella prima grande svolta della sua evoluzione creativa, il nostro Vincenzo Vavuso. Con i suoi scarponi che calpestano libri bruciacchiati, le ragnatele che imprigionano pagine bruciacchiate, tronchi inariditi di fogli stampati appesi come foglie rinsecchite, è riuscito a bucare la scena collocando in primo piano l’esigenza sociale di disarmare l’indifferenza, l’insensibilità, l’incultura, l’ignoranza.

Da qui la svolta propositiva che ha caratterizzato gli ultimi anni della sua produzione: il connubio tra arte concettuale, riciclo di materiale industriale, messaggio culturale e carta di giornale.

Fin qui il cammino etico-artistico di Vavuso era andato avanti su binari già tracciati anche da altri, ma con l’impronta di una personalità originale e di un vulcanesimo costruttivo, capace di eruttare Bellezza e Concretezza.

Negli ultimi tempi, un ulteriore passo avanti, con il crisma dell’originalità e l’apertura di ampi margini di operatività e creatività..Non solo carta di giornale o libri o riviste da manipolare ma addirittura le lastre usate per la stampa. Già, la lastra offset, la madre di ogni pagina di giornale.

La lastra fotosensibile di alluminio, di base polimerica, o di materiale plastico.

La lastra creata con i più moderni sistemi tecnologici e che fa nascere i grandi quotidiani e le grandi riviste nazionali.

La lastra che sembra così all’apparenza così rigida e così fragile da far pensare ad un suo immediato lancio nel cimitero dello scarto dopo l’uso e da far immaginare impossibile la sua manipolazione a fini artistici.

Eppure, per quanto fredda e anonima, anch’essa originariamente ha un cuore di materia e di elaborazione chimica.

Ed è quel cuore di materia che Vavuso è andato a cercare ed a cogliere.

Anche la lastra può essere piegata, manipolata, cristallizzata. Certo, non è appallottolabile né macerabile come la carta, ma è pur sempre pieghevole e malleabile e capace di emettere e/o recepire dall’ambienti riflessi e tonalità suggestivi e vibranti.

Vavuso ne ricava armoniose forme da una parte geometrizzanti per la conservata ampiezza delle superfici, dall’altra plasticamente voluttuose per le incurvature che collegano le varie parti in modo tale da generare delle piccole gradevoli “onde con picchi montani” e da ricordare che ciò che è scritto nei giornali e nelle riviste e che viene trasmesso proprio attraverso le lastre non è effimero, ma, se cristallizzato nell’anima e nell’identità collettiva, può rimanere fermo come un monumento a cementare sulle informazioni presenti le basi del futuro.

Dove arriveranno queste strade? Per ora non possiamo dirlo, ma l’importante è che siano state aperte, e che siano state aperte da un artista in sintonia con il materiale industriale.

Ed è questa forse la vera rivoluzione, il colore attrattivo dell’ economia circolare prossima ventura… "

Franco Bruno Vitolo


VINCENZO VAVUSO

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