I fondi del caffè possono diventare carburante - Diba 70 distributori professionali, rassegna stampa Siena

I fondi del caffè possono diventare carburante - Diba 70 distributori professionali, rassegna stampa


I fondi del caffè possono diventare carburante

Dalla Corea del Sud arriva l'ultima idea per riciclare lo scarto della bevanda. Gli scienziati hanno scoperto che attraverso semplici operazioni di ammollo e riscaldamento questo produce carbonio attivato che permette di inglobare e trattenere il gas metano. Il tutto a costi ridotti e benefici per l'ambiente.

ROMA - Il caffè può creare energia. Non solo quella che da a chi lo beve, ma il suo scarto può diventare anche un ottimo combustibile. Alcuni scienziati della Corea del Sud hanno scoperto che è possibile riutilizzare i fondi del caffè per lo stoccaggio di carburante. Hanno sperimentato che, attraverso una semplice operazione di ammollo e riscaldamento del materiale di scarto della bevanda più consumata al mondo, si produce carbonio attivato che permette di inglobare e trattenere in modo sicuro il gas metano. Per questa pratica gli scienziati assicurano costi ridotti e benefici per l'ambiente.

I risultati dell'esperimento sono stati pubblicati sulla rivista Nanotechnology. Oltre a dare una seconda vita a quello che era un rifiuto, immagazzinare metano attraverso il carbonio attivato derivante dai fondi di caffé fornisce un doppio ritorno ambientale: rimuove dall'atmosfera un gas nocivo che provoca l'effetto serra e lo immagazzina correttamente in modo da poterlo utilizzare come combustibile, tra l'altro più pulito rispetto a carbone e petrolio.

Il processo messo a punto dai ricercatori dell'Istituto Nazionale della Scienza e della Tecnologia (UNIST) di Ulsan, in Corea del Sud, prevede che i fondi di caffè vengano messi in ammollo in idrossido di sodio e riscaldati a 700-900 gradi centigradi in un forno. Così si produce, in meno di un giorno, un materiale in grado di catturare il gas, in un tempo di produzione molto inferiore rispetto a quanto si impiega per produrre altri sistemi di cattura.

"La cosa importante è che in questo modo diminuisce il tempo di fabbricazione e usiamo materiali a basso costo", spiega Christian Kemp, uno degli autori della scoperta. "Il rifiuto è una materia prima gratuita", prosegue, "se confrontata con tutti i metalli e i prodotti chimici costosi necessari in altri processi". L'ispirazione è stata trovata dallo scienziato proprio nella sua tazza di caffè mentre discuteva di un progetto completamente diverso insieme ai colleghi: "Eravamo seduti a bere e guardando la tazzina ho pensato 'possiamo usare caffè per lo stoccaggio del metano''".

repubblica

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