Caffè: brusco ribasso per il raccolto colombiano - Diba 70 distributori professionali, rassegna stampa
Nel corso degli ultimi mesi abbiamo più volte richiamato l'attenzione dei lettori sul raccolto di Caffè colombiano che ha ritrovato vigore sia in termini di raccolto che in termini di esportazioni: ora le cose potrebbero cambiare con le quotazioni del prodotto a livelli particolarmente bassi e con i coltivatori locali che potrebbero dare il via a tensioni sociali.
Le stime condotte dal Dipartimento dell'Agricoltura statunitense (USDA, filiale di Bogotà) mostrano una produzione di Caffè relativa alla stagione 2015 - 2016 a quota 12.7 milioni di bags; la stima, se confermata dai fatti, corrisponde ad un aumento su base annua di soli 200000 bags (+1.6%). Le cifre proposte denotano la concreta possibilità di una brusca contrazione produttiva, in quanto l'aumento previsto dell'1.6% si pone in netto contrasto con l'incremento di output del 63% verificatosi nei tre anni precedenti. A minare la produzione è il forte impatto sulle coltivazioni derivante dall'azione della 'Roya' (ruggine), un'infezione che ha decimato le piante di Caffè rendendole meno produttive e che ha costretto i caficoltori a compiere una serie di reimpianti per sostituire le piante attaccate dall'infezione fungina con altre in grado di resistere agli attacchi del fungo.
La contrazione produttiva potrebbe, in ultima analisi, indebolire le esportazioni, che rischiano di entrare in una fase di stallo collocandosi a quota 11.88 milioni di bags dopo una crescita del 61% nelle ultime tre stagioni. Scarsa redditività Pesa nel contesto complessivo la scarsa redditività del prodotto che si presenta minata dagli alti costi di produzione derivanti da incrementi nei salari minimi nonchè dal costo dei materiali necessari alla coltivazione come, ad esempio, i fertilizzanti.
Tensioni sociali
L'attuale situazione pone in essere il rischio di un aumento delle tensioni sociali con i coltivatori di Caffè che, attualmente, hanno esplicitamente richiesto al governo la reintroduzione di un programma di sovvenzioni simile a quello del 2013. La risposta del governo è stata, per ora, un secco 'No' ed altrettanto dura si è rivelata la replica dei caficoltori (circa 500000) che hanno minacciato di 'portare la protesta in piazza'.
Gabriele Picello, commoditiestrading
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