Come sapete amo svisceratamente la mia città e il suo cibo ma sono sempre pronta a segnalare locali dove si possono mangiare piatti diversi dai nostri tradizionali, devono essere però di qualità e quindi sono lieta di annunciarvi che un angolo di Toscana si è trasferito a Trieste portando con sè le eccellenze di quella splendida regione. Alberto che di cognome fa Sabatini, famiglia storica della ristorazione fiorentina,sta portando avanti con successo un'enoteca nel caratteristico quartiere di Cittavecchia, il suo locale si trova gomito a gomito con altri che propongono cucina tipica triestina ma ha osato, con coraggio e determinazione, far conoscere ai triestini, tradizionalisti da sempre, dei piatti toscani e da domani 18 novembre , dopo qualche giorno di "prova", sarà possibile gustare ufficialmente il panino con il lampredotto, unico locale a Trieste e della regione a proporlo. I toscani non hanno bisogno di spiegazioni su cosa sia il lampredotto ma per tutti quelli che non lo conoscono dirò che il lampredotto è uno dei quattro stomaci dei bovini, è chiamato abomaso, in toscano lampredotto appunto.....In giro per Firenze ancora adesso è possibile mangiare il panino con il lampredotto direttamente dai lampredottai i venditori ambulanti di lampredotto e affini (trippa, guancia, poppa, porchetta) viene venduto per strada in caratteristici chioschi che un tempo erano dei carretti, si tratta infatti del più famoso ed antichissimo street food fiorentino !
Dopo essere stato pulito e lavato accuratamente viene cotto a lungo con pomodoro, cipolla, sedano e prezzemolo, poi tagliato a coltello diventa il ripieno di un panino salato chiamato semelle,(tutto il pane che troverete nel locale esce dal forno di un panificio triestino sia in versione salata come questo adatto al lampredotto sia senza sale cioè "sciocco" come dicono a Firenze, di rigore per le altre specialità) la parte superiore del panino viene intinta nello stesso brodo di cottura del lampredotto, a completare il tutto una generosa cucchiaiata di salsa verde ma le sorprese dell'Etrusco non finiscono qui, avete voglia di trippa alla fiorentina o di ribollita col cavolo nero' Qui le trovate entrambe come anche la pappa al pomodoro...Siete amanti dei formaggi' Nessun problema, c'è solo l'imbarazzo della scelta...Si può spaziare dal cacio di Pienza, al formaggio ubriaco,al pecorino di vari tipi Vi stuzzicherebbe qualche fetta di salume toscano' Alberto vi può affettare della finocchiona o del lardo di Colonnata che, riscaldato in forno sui crostini, sarà uno stuzzichino meraviglioso con l'aperitivo Mangiare senza bere però è peccato mortale e quindi al momento della scelta del vino Alberto, coadiuvato da Caterina, potrà proporvi valide etichette per il giusto accostamento , la fornita cantina declina vini toscani, umbri, piemontesi, del Carso triestino e di tutta la mia regione redo di avervi ingolosito a sufficienza, Caterina ed Alberto vi aspettano in via di Crosada....cin cin , buon lampredotto a tutti !
Pubblicato da Chiara Giglio su suo blog La Voglia Matta (http://chiara-lavogliamatta.blogspot.it/2014/11/un-angolo-di-toscana-trieste-il-panino.html)